Rudi Garcia il nuovo re di Roma

[highlight] La compagine giallorossa è la vera rivelazione di questo campionato che vale il primato con sei vittorie di fila[/highlight]


Roma Parma 3-1 goal di Totti

Il 17 giugno di 12 anni fa la Roma coronava per la terza volta nella sua storia il sogno tricolore. Fabio Capello, Omar Batistuta, Vincenzo Montella e Francesco Totti gli uomini simbolo di una squadra che stupì un’Italia intera per gioco e risultati.

Dodici anni dopo, Francesco, il capitano, è ancora lì pronto a vivere una nuova stagione, un nuovo sogno. Cambiano però i protagonisti: oggi insieme al “pupone” giocano Daniele De Rossi, Miralem Pjanic e Alessandro Florenzi, guidati da Rudi Garcia. Proprio quest’ultimo arriva dalla Francia tra lo scetticismo generale, dopo il fallimento del tiki-taka di Luis Enrique e il naufragio del calcio spettacolo di Zeman. Bisognava fare i conti con il 26 maggio e la sconfitta nella finale di coppa Italia con la Lazio, una ferita profonda e difficile da rimarginare. Il tecnico francese però ha saputo calarsi in un ambiente tradizionalmente difficile da gestire, riuscendo a trasformare il rimpianto in sete di rivincita.

Non era semplice, anche a causa di un’estate ricca di addii eccellenti.

Le partenze di Lamela, Marquinhos e Osvaldo sembravano dovessero indebolire la compagine capitolina. Garcia però ha richiesto pochi innesti, quelli giusti, che hanno garantito il giusto equilibrio. Una squadra che fa del gruppo, e non del singolo, il suo punto di forza.

Riportare il sereno nello spogliatoio, ora unito più che mai, è stata la prima vittoria del tecnico francese. Il tecnico francese dedica gran parte del suo tempo ai colloqui individuali e di gruppo. Il primato conferma che il suo modo di lavorare è quello giusto. La novità è che da quando fa l’allenatore mai era partito così: sei vittorie di fila.

Non sono solo le vittorie a stupire gli addetti ai lavori, ma i dati che le caratterizzano:

[quote]-miglior difesa del campionato con un solo goal subìto
-miglior attacco del campionato con 17 marcature
-Il 90% delle reti messe a segno dai giallorossi arrivano nei secondi tempi, l’80% dopo la prima sostituzione.
– Su 6 partite 5 terminano in parità alla pausa: Garcia privilegia nei primi 45’ un gioco equilibrato, come se la squadra dovesse adeguarsi al gioco avversario per studiarne i punti deboli senza rischiare troppo in difesa.[/quote]

garcia_roma_telefonino_ansa

Qual è il segreto del tecnico francese di origini andaluse?

Come tutti i grandi allenatori, ha saputo investire e dare un ruolo di grande importanza, per smuovere gli equilibri della gara, al suo vice. Bompard durante le partite si colloca in tribuna e osserva dall’alto il match. Nell’intervallo trasmette tutte le informazioni al tecnico giallorosso, che apporta gli opportuni accorgimenti. La Roma che rientra in campo cambia in maniera radicale l’approccio alla gara, sapendo dove e come colpire l’avversario. Un copione che si ripete in ogni incontro e che nella prima di campionato destò un certo scalpore.

In Francia, Garcia era solito ricevere in panchina i dati dal suo vice grazie ad una telefonata, che il regolamento del nostro campionato non permette. Poco male per il tecnico giallorosso, che dalla seconda giornata cambia il modo di comunicare con Bompard, ma non i risultati.

Rimane da chiedersi se questa Roma, nonostante le convincenti vittorie con le “piccole” e con la Lazio, sempre più nobile decaduta di questo campionato, riuscirà a dimostrarsi all’altezza delle “grandi”. Certo è che chi ben comincia è a metà dell’opera.

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