Sparisce l’allenatore Giampaolo. Mistero a Brescia

[highlight]L’allenatore Giampaolo sparito, il suo vice costretto a rinunciare all’incarico. Situazione esplosiva a Brescia, dove sembrano comandare i tifosi[/highlight]


Sei punti in sei partite. Troppo poco, per una squadra con ambizioni di vertice. Il malumore dei tifosi del Brescia si è poi tramutato in rabbia dopo la sconfitta interna con il Crotone. E così, i supporter delle rondinelle hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’allenatore Marco Giampaolo, a cui hanno contestato prestazioni della squadra e scarso impegno dei calciatori.

Il faccia a faccia è durato pochi minuti ed è terminato con l’invito all’allenatore Giampaolo a dare il massimo per arrivare a risultati soddisfacenti. Ma il tecnico ha risposto contrariato, affermando “Io per il Brescia lavoro 24 ore al giorno”.

Questo succedeva sabato scorso, 21 settembre. Da allora, la vicenda assume contorni misteriosi e a dir poco inquietanti.

Perché Giampaolo risulta ufficialmente “sparito”. O, per meglio dire, nessuno sa con certezza dove sia. Non ha diretto la seduta di lavoro di domenica mattina, ha spento il cellulare e si è reso irreperibile al presidente Gino Corioni, ai suoi collaboratori, ai giocatori. Ha saltato anche gli allenamenti successivi, costringendo Corioni a presentarsi al campo per dare spiegazioni a calciatori, tifosi e giornalisti.

Questo il comunicato ufficiale diramato lunedì:

[quote]La società Brescia calcio, in considerazione dell’assenza temporanea agli allenamenti della prima squadra dell’allenatore Marco Giampaolo, affida momentaneamente al suo staff la conduzione tecnica, nella speranza che mister Giampaolo riprenda più in fretta possibile l’attività effettiva. La società ribadisce la piena fiducia nel lavoro del mister e il totale gradimento che riscuote da parte dell’intera squadra, del presidente e di tutto lo staff dirigenziale[/quote]

In realtà, è evidente che l’avventura di Giampaolo a Brescia sia terminata: pare che sia già pronta la lettera di dimissioni, in attesa solo di ufficialità. Sarebbe l’ennesimo fallimento per l’allenatore, reduce da stagioni tutt’altro che memorabili. E il Brescia sta già vagliando altri nomi per il cambio di guardia.

A rendere ancora più preoccupante questa storia è quello che è accaduto a luglio, alla presentazione stessa del tecnico ex Cagliari e Siena. Tra i suoi collaboratori storici c’è infatti Fabio Gallo, con il delicato ruolo di allenatore in seconda.

I tifosi della Curva Nord, però, pur augurando buon lavoro a Giampaolo, hanno fatto capire a chiare lettere di non volere nello staff l’ex centrocampista, che si è “macchiato” di dichiarazioni poco felici a metà degli anni ’90. Gallo era infatti di proprietà del Brescia, dove ha giocato per tre stagioni, prima di passare agli “odiati” rivali dell’Atalanta. E proprio dopo il trasferimento, il calciatore avrebbe pronunciò frasi offensive e provocatorie da ex, tra le quali «Finalmente trovo una tifoseria vera».

Fabio Gallo incontra i tifosi, ma non basta

Un’onta mai dimenticata, neppure a distanza di quasi 20 anni. E così, ecco l’avvertimento a Giampaolo e il niet a Gallo. Che, pure, ha provato a spiegare le sue motivazioni ai tifosi, incontrandoli anche in pieno centro a Brescia.

Nulla da fare, i supporter sono stati irremovibili, e Gallo ha rinunciato all’incarico, commentando poi così:

[quote]È stato detto tutto sulla mia rinuncia ad essere il vice di Giampaolo, forse anche troppo. Io ringrazio Marco, ho un ottimo rapporto con lui, mi spiace non aver potuto esercitare la mia professione nel modo che mi ha contraddistinto in tutta la mia carriera, cioè in modo professionale. La mia militanza nell’Atalanta ha fatto sì che accadesse questo. Non è stata una vicenda bella, ma ho talmente stima di Marco Giampaolo che ho ritenuto non corretto nei suoi confronti portare a lui un problema mio. La scelta che ho fatto l’ho presa per portare problemi a società e mister ma non ho subito minacce o altro, niente di tutto ciò[/quote]

Il tentativo di minimizzare la vicenda non è del tutto riuscito. E l’ambiente bresciano si conferma, dopo solo 3 mesi, decisamente caldo e passionale. Forse fin troppo, se Giampaolo ha deciso di allontanarsi in maniera così singolare.

Comunque, l’allenatore sta bene e, secondo alcune fonti, sembra essersi rifugiato a Giulianova, dove sta valutando il proprio futuro dopo la richiesta di tornare sui propri passi effettuata dal patron Corioni. Voci che però stridono con quanto dichiarato in queste ore dal fratello dell’allenatore, l’ex calciatore Federico Giampaolo, attuale tecnico della Primavera del Pescara:

[quote]So che è ancora a Brescia, che dovrebbe vedersi con la società, che gli ha respinto le dimissioni, ma non so altro[/quote]

L’unica certezza è che stasera il Brescia dovrà giocare a Carpi per il turno infrasettimanale della Serie B: in panchina ci saranno il vice Micarelli e Maifredi.

Tutta la vicenda lascia una sensazione strana. Ormai sembra inevitabile l’addio tra Giampaolo e Brescia. Una storia d’amore mai nata davvero, partita col piede sbagliato anche a “causa” di Fabio Gallo e della memoria dei tifosi.

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