[highlight]Sabato 21 settembre il concerto in ricordo di Federico Aldrovandi[/highlight]
Federico Aldrovandi è l’ennesima vittima della violenza di Stato. La notte del 25 settembre 2005 due poliziotti si scontrano con Aldrovandi che rientra da un locale bolognese. Descritto come un “invasato violento in evidente stato di agitazione”, i due membri delle forze dell’ordine sostengono di “essere stati aggrediti dallo stesso a colpi di karate e senza un motivo apparente”e chiamano rinforzi. Li raggiungono due colleghi, e scoppia la rissa. Lo scontro tra i quattro poliziotti e il giovane diventa molto violento e porta quest’ultimo alla morte, sopraggiunta per “asfissia da posizione”, con il torace schiacciato sull’asfalto dalle ginocchia dei poliziotti.
Il 6 luglio 2009 i quattro poliziotti vengono condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo in omicidio colposo”. Il 21 giugno 2012, dopo l’iter giudiziario, la corte di cassazione ha confermato la condanna.
Il giorno dopo, viene organizzato un un concerto per Federico a Ferrara, all’ippodromo.
Quest’anno i giovani dell’Associazione Federico Aldrovandi hanno deciso di riprovarci, con uno scopo preciso:
[quote]esaudire il desiderio di Patrizia, cioè legare il nome di Federico a qualcosa di bello ed eterno: l’arte[/quote]
L’intenzione è quella di trasformare questo appuntamento in una tradizione, per trascorrere insieme a chi ha Federico nel cuore una giornata in mezzo alla musica e al ricordo in una chiave diversa, positiva e serena.
Quindi, sabato 21 settembre 2013, dalle 16 in poi si terrà all’Ippodromo di Ferrara il concerto per commemorare Federico Aldrovandi, durante il quale suoneranno: I Nuovi Ranti, Dubby Dub, Hate the Nation, Massimo Bubola, Alessandro Fiori, Appino, Majacovich, Strike e Marina Rei. Quest’ultima ha annunciato la sua partecipazione con un tweet:
21 Settembre. Ferrara. Ippodromo. Concerto per Aldrovandi. Io ci sarò.
— Marina Rei (@MarinaRei1) September 9, 2013
Per realizzare questo concerto, però, c’è bisogno di fondi. Chi fosse interessato a sostenere l’associazione, può farlo, cliccando qui.