[highlight] Un week end di relax si è trasformato in tragica strage in Irpinia[/highlight]
Cento metri contro il guardrail, un volo di 30 metri nel viadotto e poi lo schianto: questo l’incidente sull’autostrada A16 a Monteforte Irpino. Ci sarebbero almeno 39 vittime e 10 feriti, molti dei quali in condizioni gravi, ma il bilancio è destinato ad aggravarsi.
[quote] Il pullman è giunto in velocità nei pressi di un rallentamento di traffico, nonostante fosse segnalato sia dai pannelli a messaggio variabile che dal personale sul posto, e tamponava una serie di autovetture, finendo poi fuori strada in corrispondenza del viadotto Acqualonga [/quote]
Questa la ricostruzione di Autostrade per l’Italia. I Vigili del fuoco stanno lavorando da tutta la notte per estrarre le vittime e i superstiti dalle lamiere contorte dell’autobus, ormai ridotto a rottame. Le operazioni di soccorso non sono ancora concluse: all’appello, dice il comandante dei Vigili del fuoco di Avellino, Alessio Barbarulo, manca una persona: «La stiamo cercando, se è sotto le lamiere del bus cercheremo di trovarla il prima possibile, ma speriamo che qualcuno ci dica che non era sull’autobus».
Sotto il viadotto dell’autostrada, lungo la provinciale che porta a Taurano, sono state allineate 39 bare, accanto a vestiti e lenzuoli insanguinati, bagagli ed effetti personali delle vittime, nonché pezzi di sedili dell’autobus.
La palestra della scuola media di Monteforte Irpino è stata trasformata in camera ardente, per accogliere i corpi delle vittime, e qui sono già arrivati diversi familiari e amici a dare l’ultimo saluto ai propri cari, con segni di pianto e disperazione sui volti.
Al momento del riconoscimento dei cari, alla vista di corpi completamente straziati, in molti tra i parenti delle vittime stanno avendo dei malori. Urla strazianti si ascoltano sia nella camera ardente sia all’uscita.
Uno di loro racconta:
[quote]Erano amici che andavano in gita spesso, si conoscevano quasi tutti Avevano deciso di trascorrere un fine settimana a Telese Terme e poi un giorno a Pietrelcina. Ad organizzare era sempre la stessa persona, Luciano Caiazzo, salumiere di Pozzuoli[/quote]
Sul pullman viaggiavano anche dei bambini: in tre, due maschi e una femminuccia, sono ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli, e due di loro sono in gravi condizioni. Uno dei due ragazzi è in rianimazione, l’altro è ricoverato in chirurgia d’urgenza, mentre la piccola è nel reparto di neurochirurgia, dove stanotte è stata sottoposta a un intervento.
[quote]Mia nipote mi ha raccontato che è scoppiata la gomma sinistra dell’autobus. L’autista ha cercato di tenere il controllo in tutti i modi ma non c’è riuscito e il bus è sbandato finendo giù nel dirupo[/quote]
Questo il racconto di una delle superstiti, Annalisa, all’incontro all’ospedale di Avellino con suo zio Vincenzo Rusciano. Annalisa è la mamma di due bimbi ricoverati al Santobono, mentre suo marito è stato trasportato al Cardarelli.
«Le ho parlato solo pochi minuti Aveva il volto tumefatto e non riusciva a parlare bene», ha invece riferito lo zio Vincenzo.
Quattro i superstiti nella famiglia Rusciano, ma anche altri quattro parenti hanno perso la vita nell’incidente dell’autostrada in Irpinia: sono infatti morte due sorelle di Vincenzo e due sue cognate.
Il bilancio dei morti e dei feriti non è però ancora definitivo, e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro. Come non è assolutamente possibile, allo stato attuale, stabilire le cause dell’incidente, che dovranno essere chiarite dall’inchiesta della Procura di Avellino.