[highlight]Il Governo intenzionato a porre la fiducia alla Camera sul Decreto del Fare, per arginare il problema degli 800 emendamenti presentati[/highlight]
Bisogna fare in fretta. Questo il senso delle parole del Ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini. In relazione alla necessità di vedere approvato il Decreto del Fare, l’ex segretario del Pd ha, infatti, dichiarato:
[quote]Da qui alla pausa estiva dei lavori parlamentari abbiamo un calendario complicato: bisogna esaminare sei decreti legge, le leggi europee, il ddl di riforma costituzionale, il testo sul finanziamento pubblico ai partiti e quello sull’omofobia: affrontare il voto su 800 emendamenti al dl Fare non consentirebbe di riuscire ad esaminare tutto in tempo[/quote]
Dopo un avvio di legislatura all’insegna del rinvio e della proroga, adesso sembra non esserci più tempo, nemmeno per tenere conto di modifiche e, magari, miglioramenti al testo da approvare, tra l’altro particolarmente corposo.
800 emendamenti sono, a quanto pare, troppi da leggere e valutare. Dopo aver illustrato il problema ai vari gruppi parlamentari, il governo ha ricevuto la disponibilità a “trattare” da SeL e Lega, entrambe all’opposizione. La stessa disponibilità non è arrivata, invece, dal M5S, che ha deciso di chiedere il voto su tutti gli emendamenti presentati.
Molto deciso a far sentire la propria voce, il premier Enrico Letta, che tu twitter ha dichiarato:
Non faremo passi indietro su abolizione finanziamento pubblico partiti.Il ddl che abbiamo presentato è una buona riforma.Perché bloccarlo?
— Enrico Letta (@EnricoLetta) July 23, 2013
In attesa di una decisione, la presidente della Camera Laura Boldrini ha sospeso la seduta, convocando per le ore 12 la conferenza dei capigruppo. Vedremo cosa succederà.