[highlight]In un’intervista a “Il Mattino” Francesco Di Bella annuncia la sua fuoriuscita dai 24 Grana.[/highlight]
I 24 Grana sono un gruppo musicale italiano, nato nel 1995, composto da Francesco Di Bella, Armando Cotugno e Renato Minale. Il loro suono è una miscela di dub, reggae, rock, con un’attenzione particolare alla cultura musicale partenopea.
Dopo quasi vent’anni di presenza sulla scena musicale, però, il 5 luglio scorso il loro viaggio si è terminato.
Sulla pagina Facebook del gruppo, infatti, è apparso ieri un aggiornamento di stato che ha destabilizzato i fan. Nel post si legge della decisione di Francesco Di Bella di uscire dal gruppo per dedicarsi al suo progetto solista.
A scatenare la rabbia dei compagni non è stata tanto la decisione in sé, quanto l’averla annunciata «attraverso un articolo firmato da Federico Vacalebre uscito su “Il mattino” il giorno venerdì 5 luglio», e non attraverso un Comunicato Stampa condiviso. La carriera da solista di Francesco di Bella, in effetti, ha preso il via già molto tempo fa, ma questo non gli ha mai impedito di continuare a incidere canzoni e a esibirsi con il gruppo storico. L’ultimo album “La stessa barca”, risalente al 2011 – realizzato con Steve Albini, già produttore di Nirvana, Pixies e PJ Harvey, nei suoi studi Electrical Audio di Chicago – è un piccolo gioiello di musica indipendente.
Non è facile per i tanti fan accettare di non poter più ascoltare loro nuove canzoni; in molti, come si legge nei commenti sul social network, sperano che questo sia solo un arrivederci e non un addio.
Le parole degli altri membri, però, non lasciano molte porte aperte:
[quote]Il futuro della band ora è chiaramente incerto, abbiamo perso il songwriting ma resta viva l’anima musicale della band.[/quote]
Nonostante la rabbia e la delusione, i ragazzi ci tengono comunque a «augurare a Francesco un futuro soddisfacente per questo suo nuovo percorso».
Piccola curiosità: il nome “24 Grana” s’ispira alla moneta in uso nel regno di Ferdinando I di Napoli. A questo punto, possiamo dire che Di Bella non ha ripagato i suoi compagni di viaggio con la stessa moneta.