[highlight]Secondo l’autorità per la concorrenza la delega ai Servizi Segreti non è incompatibile con il settore della Difesa[/highlight]
Ieri il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha designato il nuovo consiglio d’amministrazione della società partecipata Finmeccanica S.p.A. I due nuovi consiglieri sono l’ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo e l’ex Capo della Polizia, Giovanni De Gennaro, con quest’ultimo pronto a ricoprire la carica di Presidente della società.
Le designazioni hanno superato la valutazione del Comitato di Garanzia, nonché dell’Autorità per la concorrenza e per il mercato, la quale ha ritenuto non ci fosse alcun conflitto d’interesse riguardo alla posizione dell’ex prefetto. Strano, visto che la legge Frattini 215 del 2004, alla quale fa riferimento l’Autorità, recita che «Il titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non può ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque denominate ovvero esercitare compiti di gestione in società aventi fini di lucro o in attività di rilievo imprenditoriale, o esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati».
Secondo la legge non è consentito a titolari d’incarichi pubblici di potere svolgere funzioni in società “che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta”. L’Autorità ha valutato l’ambito di Finmeccanica, attiva prevalentemente nella difesa e aerospazio, non incompatibile con la delega ai servizi segreti ricoperta da De Gennaro assegnatagli dal governo Monti, conclusasi il 28 aprile 2013. Sembra di capire, quindi, che i servizi segreti non abbiano niente a che vedere con il settore della Difesa.
La nomina di De Gennaro, sostenuta direttamente dal Quirinale e dall’ex sottosegretario Gianni Letta, ha suscitato non poche critiche da parte di alcune forze politiche, tra cui il M5S e SEL, che ci hanno tenuto a ricordare le vicende che l’hanno visto coinvolto durante i fatti di Genova del 2001.
Le motivazioni che hanno spinto il Ministero a candidare l’ex Capo della Polizia come nuovo Presidente del Gruppo sono state indicate in una nota del Tesoro, all’interno della quale viene spiegato che le designazioni “garantiscono elevati standard di competenza e reputazione, a livello nazionale e internazionale, contribuendo al rilancio della credibilità del gruppo sui mercati”. Quindi, la scelta è stata frutto di una valutazione esclusivamente imprenditoriale, per rilanciare il gruppo che vive un momento decisamente complicato. È lecito pensare, però, che la scelta di un uomo di apparato come De Gennaro possa, in qualche modo, essere dettata anche dalla delicata questione degli F35, alla cui costruzione partecipa Alenia-Finmeccanica.
Il prossimo passo sarà l’assegnazione della carica, di competenza del consiglio di amministrazione dell’azienda, ormai senza presidente dal 13 febbraio scorso, giorno dell’arresto di Giuseppe Orsi per corruzione internazionale.