Snowden chiede asilo all’Italia e ad altri 21 paesi

[highlight]Dopo aver ritirato la richiesta alla Russia Snowden cerca asilo in Italia[/highlight]


Edward Snowden, fonte del Guardian per l’inchiesta su PRISM e sulle attività di indagine all’estero dell’Agenzia per la sicurezza nazionale (NSA) statunitense, ha richiesto asilo politico all’Italia e ad altri 21 paesi come confermato da un comunicato sul sito di Wikileaks.

Snowden, che è ora rintanato in una zona franca dell’aeroporto di Mosca, sembrava intenzionato a chiedere asilo in Russia. Però, dopo le dichiarazioni di Putin che ha escluso l’estradizione ma lo invitava a non danneggiare i partner americani, ha cambiato idea e ritirato la sua richiesta. Ad oggi i 21 paesi che si sono ritrovati la patata bollente sono: Austria, Bolivia, Brasile, Cina, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Irlanda, Olanda, Nicaragua, Norvegia, Polonia (che ha già comunicato il rifiuto), Russia (poi ritirata), Spagna, Svizzera e Venezuela.

Resta ora sul tavolo dei vari governi questo caso scottante, con le pressioni da parte degli Stati Uniti a negare l’asilo e a predisporre l’ estradizione. In termini di diritto internazionale ciascuno stato può decidere autonomamente come comportarsi, anche se formalmente vincolato dai trattati che ha firmato e ratificato in materia. Non esistono sistemi coercitivi per chi che non rispetta le regole concordate,  ma possono crearsi problemi a livello politico o incidenti diplomatici. Snowden ha replicato alle pressioni degli Usa dicendo che “Obama aveva promesso che non avrebbe affatto permesso giochetti diplomatici riguardo al mio caso. Ma in realtà adesso ha chiesto al suo vicepresidente di fare pressione sui paesi a cui ho chiesto asilo, per convincerli a non concedermelo. Non è giusto. Lo scopo di questa strategia è solo quello di spaventare me, e quelli che in futuro vorranno comportarsi come me.

La reputazione degli Stati Uniti e il rapporto con le altre diplomazie è crollata, così come quella del Presidente Obama. Quindi, sebbene la decisione di concedere l’asilo possa ritenersi difficilmente praticabile dai Paesi Europei, non è da escludere che un Paese, come ritorsione nei confronti dell’azione scorretta subita, non possa decidere di accettare la richiesta.
Resta sul piatto la questione se considerare un eroe o un criminale Snowden, il quale, nonostante tutte le accuse di aver reso pubblici documenti e informazioni segrete, e aver messo in pericolo la sicurezza nazionale, ha infatti portato alla luce l’attività di spionaggio da parte degli USA nei confronti dell’UE e di altri paesi e di milioni di cittadini stranieri attraverso i social network, contro la logica di ogni trattato stipulato e il rispetto del diritto alla privacy, in uno stile da guerra fredda 2.0.
Ci si chiede nel nostro caso se l’Italia accetterà o meno la richiesta di asilo. Si può dubitare che il governo Letta abbia il peso politico e la caratura tale da decidere di fare uno sgarbo alla presidenza Obama, nonostante il forte disappunto per quanto sta emergendo.
E’ importante infine chiedersi fin dove paesi come USA, Cina, Russia ma anche l’Unione Europea possano spingersi nel violare le singole libertà tutelate per la sicurezza nazionale, e se quello che sta capitando a Snowden non sia una minaccia per la libera informazione.


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