[highlight]Mense: consegnavano cibo avariato destinato ad anziani e bambini[/highlight]
Ancora una volta un caso di onestà mancata in un paese che la pretende dai suoi dirigenti, ma non è disposto a fare da garante. Ancora una volta è Napoli a far parlare di sé, dando ragion d’essere ai luoghi comuni. Tra i mille pregi di questa città, si fanno strada gli innumerevoli casi di disagi, morali ed economici, che non fanno altro che metterla in cattiva luce.
Sono state richieste ed ottenute sei misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari, eseguite dai Carabinieri, nei riguardi di imprenditori, dirigenti sanitari ospedalieri ed ausiliari sanitari accusati di aver commesso reati contro la Pubblica Amministrazione riguardanti la fornitura di mense scolastiche e ospedaliere. Oltre alle misure cautelari, sono state eseguite anche 53 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di persone fisiche ed in enti pubblici. La denuncia ai carabinieri è scattata nel momento in cui sono emerse delle irregolarità nell’assegnazione delle gare d’appalto. Cibi scaduti o avariati sono stati serviti a tavola nelle mense delle scuole e nelle strutture adibite per gli anziani.
Merce di scarto servita alla futura classe dirigente del nostro paese e a persone che già lo hanno servito. Loro rappresentano il futuro ed il passato, trattate con superficialità e una vena di disprezzo. Questo episodio è indice dell’ennesima parte marcia del “bel Paese” che probabilmente non riuscirà mai a dare una migliore visione di sé.