[highlight]Nuovo romanzo di Khaled Hosseini. Abbiamo dovuto aspettare sei anni, ma la nostra attesa è stata ripagata[/highlight]
Il nuovo libro di Khaled Hosseini, “E l’eco rispose”, sbuca sugli scaffali delle librerie desiderando di essere ricordato tanto quanto i precedenti “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli”, se non addirittura di più.
Questa volta la storia risulta essere diversa: non ci sono bombe, né alcun accenno alla Guerra di Kabul. Sembra piuttosto di trovarci in un’atmosfera quasi fiabesca e irreale, come se i luoghi in cui si svolgono le azioni nascondessero numerosi segreti per chi non li ha mai visitati.
La narrazione – soave, curata, semplice e molto lenta, con numerosi andirivieni tra il presente e il passato – si incentra sulla storia di una famiglia disgregata da un Div cattivo, per arrivare all’epilogo di un presente che lenirà le loro ferite con sprazzi di gioia e di conciliante serenità. Il protagonista non è uno solo, vi sono diversi membri della stessa famiglia che si legano ad altre persone e ad altre vite in un intreccio che sembra quasi non avere fine. Ci sono, infatti, Baba Ayub, che voleva sottrarre il suo ultimo figlioletto Qais al Div; Abdullah, che desiderava trovare la sorellina Pari; Nila – emancipata poetessa erotica, alcolizzata e problematica – che vive sull’eco delle sue insoddisfazioni; Thalia, che attraverso Markos vive l’eco della vita che avrebbe voluto vivere; la stessa Pari, che cresce e mitiga il distacco della madre attraverso l’eco di amare Julien e l’eco delle sue radice; infine, il ricco Whahdati, che anela la sua serenità attraverso l’eco della presenza fedele del suo servitore. Queste figure sono legate insieme da quell’eco che rimanda a qualcosa di magico e immenso.
Tutti sentono una mancanza dentro di loro, alla quale l’autore immagina che l’eco risponda, anche se in maniera impercettibile, per fornire loro delle soluzioni. Tutto il resto lo si potrà desumere tra le pagine del romanzo che ha scavalcato in Italia Andrea Camilleri e Dan Brown in termini di vendite.
Nella foto, la poesia del poeta persiano Jallaluddin Rumi che Hosseini ha posto come esergo del volume.