Napoli Campania Pride 2013

[highlight]”Amare è un diritto di tutti”, De Magistris e Isa Danieli alla testa del corteo del Napoli Campania Pride[/highlight]


Napoli, il 29 giugno, è scesa per le strade della città ricordando che “Amare è un diritto di tutti”, come si legge su uno dei tantissimi cartelloni che hanno sfilato per il centro storico, in un corteo allegro e colorato. Il cartellone è firmato da Amnesty International, una delle tante organizzazioni umanitarie che ha partecipato al Napoli Campania Pride 2013.
Alla testa del corteo, dalla partenza a Piazza Cavour fino all’arrivo in Via Partenope, il sindaco Luigi de Magistris e i suoi assessori (Sodano, Coccia e Tommasielli), ai quali si è unita l’attrice Isa Danieli, madrina dell’edizione 2013 del Pride, che ha spiegato di essere stata scelta «per rappresentare i diritti civili delle persone. Molto spesso dimentichiamo che siamo tutti uguali ed è giusto combattere per l’equità». Antonello Sannino di Arcigay ha definito la Danieli «un’artista d’eccezione e una donna all’avanguardia, che già negli anni Settanta portò la questione di genere a teatro con “La gatta cenerentola”. Il Comitato l’ha scelta perché ha voluto dare una connotazione fortemente culturale al Pride».
Il Campania Pride 2013 si è caratterizzato, soprattutto, come festa dei diritti civili, alla quale hanno partecipato, festosi e colorati, non solo gay, lesbiche, transessuali, bisessuali, queer, ma anche famiglie con bambini, molte associazioni per i diritti umani, l’associazione “Famiglie arcobaleno” e tanti immigrati. L’obiettivo dell’evento è stato, infatti, sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al riconoscimento dei diritti civili per tutti, in nome di quell’eguaglianza che fonda la nostra carta costituzionale e che va difesa per abbattere l’omofobia, la violenza gratuita, le convenzioni sociali e quei pregiudizi che ancora oggi, scioccamente, contrappongono la “normalità” di un amore eterosessuale alla “anormalità” di un amore “malato” omosessuale. La verità, qualora ci fosse bisogno di ribadirla, è che non esiste alcuna malattia o anormalità, quando si ama e ciascuno dovrebbe potere essere sempre libero di amare e scegliere il proprio partner.
De Magistris ha espresso viva soddisfazione per la buona riuscita dell’evento partenopeo. «Napoli – ha detto – è una città in prima linea sui diritti civili e lo siamo, in particolare, nel pretendere dal Parlamento di uscire dall’oscurantismo per diventare finalmente un paese laico che unisca le persone con l’unico vincolo che deve conoscere l’umanità: l’amore. Vogliamo una legge contro l’omofobia, per le adozioni e i matrimoni gay». L’Italia sarà, dunque, un Paese davvero democratico e civile, solo quando legifererà riconoscendo a tutti gli stessi diritti civili.

Amare è un diritto umano inalienabile, una libera scelta e non un privilegio di pochi.


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