[highlight]Tradizione Che Si Rinnova[/highlight]
Prosegue la corsa della sesta edizione del Napoli Teatro Festival che vede per il terzo anno consecutivo la direzione artistica di Luca De Fusco.
L’esordio è avvenuto il 4 giugno 2013 presso Teatro di San Carlo, con Don Quichotte du Trocadéro in prima italiana, del coreografo francese José Montalvo, a seguire un programma articolato ed avvincente fino al 23 giugno quando concluderà con Arrevuoto 2013 – Ottavo Movimento Viviani da Zingari di Raffaele Viviani a cura di Maurizio Braucci e Roberta Carlotto
Anche per l’anno 2013 il Napoli Teatro Festival vedrà delle innovazioni dedicando maggiore attenzione alla nuova drammaturgia e alla scoperta di luoghi ignoti, come il Museo Nazionale di Pietrarsa, ex sede dell’opificio borbonico, situata a Portici.
Non vanno dimenticati naturalmente gli aspetti internazionali dell’evento, che già in passato hanno riscosso consensi e approvazioni, facendo ben sperare per gli anni avvenire e che questa volta risultano fondamentali dal momento che ben 4 spettacoli nascono da audizioni tenutesi in città e residenze artistiche tenute da grandi maestri della scena mondiale.
Previsti 20 debutti assoluti, 3 prime italiane e 30 spettacoli del nuovo Fringe ed una sezione per così dire “al femminile” che ripropone grandi protagoniste della letteratura: Caterina de La Bisbetica Domata, Cleopatra di Antonio e Cleopatra, Lolita, Desdemona.
Nell’ambito del Festival l’E45 Napoli Fringe Festival darà spazio a tanti giovani registi e attori italiani, che inaugureranno proprio lo spazio sconosciuto di Pietrarsa con Cento Porte vincitore del Fringe2Fringe 2012.
La stagione estiva del Napoli Teatro Festival terminerà il 23 giugno lasciando il mese di settembre esclusivamente al Premio Le Maschere del Teatro Italiano che quest’anno si arricchirà di una sezione dedicata all’attrice Mariangela Melato scomparsa 11 gennaio 2013.
Nonostante le tante vicissitudini e le mille difficoltà la sesta edizione del Napoli Teatro Festival è la testimonianza che il teatro e la cultura continuano a vivere e riescono ancora una volta a regalare al loro “pubblico” grandi emozioni.