[highlight]Muore il soldato Giuseppe La Rosa. Un prezzo troppo alto da pagare[/highlight]
Un fulmine a ciel sereno, una Nazione “strozzata” da un’imponente crisi economia e con il peso di scadenze da rispettare, improvvisamente viene catapultata in un’altra realtà. Era il giorno 8 giugno 2013 quando dall’Afghanistan arriva la tragica notizia della morte di un ragazzo a Farah.
Giuseppe La Rosa era in missione di pace, eppure ha perso la vita a causa di un attentato che ha visto anche altri feriti, mentre lui, purtroppo, non ce l’ha fatta; il 10 giugno 2013 la salma del capitano torna in patria, ad attenderlo sono i familiari e le istituzioni. Una storia drammatica che sveglia l’Italia ancora una volta, riaprendo un dibattito, passato in secondo ordine, per dar spazio ad altre incombenze.
Alle volte torna a far capolino il ricordo dei tanti giovani impegnati in missioni all’estero e inevitabilmente riaffiorano i volti delle tante vittime di guerra. La diatriba tra i partiti come sempre è incalzate ed anche sul problema delle missioni all’estero nascono le polemiche, non sono tardati i commenti di chi dinnanzi all’ennesima vittima ha additato il sistema in quanto proiettato a spendere fondi per missioni estere, anziché rivolgerli a sanare i problemi interni del Paese.
Quanto vale economicamente per lo Stato Italiano la vita di questi militari? Per la nostra Nazione, dunque, è un problema prettamente economico, dove i poveri militari, seppur liberi di scegliere, sembrano avere il ruolo di marionette, che patriotticamente sventolano alta la bandiera italiana all’estero, per dimostrare al mondo, che la loro patria è sensibile ai problemi sociali.
Eppure però questi uomini per Paesi come l’Afghanistan, che versano in condizioni tragiche, rappresentano un valido sostegno, che va ben al di là della banale economia o della patriottica bandiera e al loro rientro in patria, come, purtroppo, nel caso di Giuseppe La Rosa, a piangerli e a ricordarli per sempre saranno solo i familiari.
Giuseppe La Rosa non era affatto una marionetta, ma solo un ragazzo che in una missione di pace ha pagato un prezzo troppo alto.