[highlight]Conclusa la sesta edizione della più importante fiera europea dedicata al mercato dei dispositivi portatili. Ancora una volta i dispositivi indossabili si pongono al centro dell’attenzione, ma l’impressione è quella di un preoccupante rallentamento nello sviluppo del settore mobile.[/highlight]
Il Mobile World Congress 2014 ha ufficialmente chiuso i battenti lo scorso 27 Febbraio e, come ogni anno, la fiera catalana ha attirato decine di migliaia di appassionati da tutto il mondo per scoprire tutte le novità settore mobile. Quasi seguendo lo stesso copione già apprezzato durante il CES 2014 di Las Vegas, ancora una volta i protagonisti indiscussi della manifestazione sono stati i cosiddetti dispositivi indossabili.
Se, però, fino a pochi mesi fa il futuro di questa nuova categoria di prodotti sembrava essere sempre più legato alla realizzazione di smartwatch, dotati di funzioni e caratteristiche hardware analoghe ai più moderni smartphone, il MWC di Barcellona ha mostrato una tendenza diametralmente opposta, con accessori sobri destinati prevalentemente ad arricchire le funzionalità di dispositivi portatili come telefoni cellulari e tablet. Certo, c’è chi – come Samsung – crede ancora fermamente negli orologi intelligenti, e la fiera spagnola è stata l’occasione per presentare due evoluzioni del suo Galaxy Gear, il primo smartwatch sudcoreano basato su un sistema operativo Android.
Ma l’impressione in generale è quella che il futuro possa essere decisamente diverso da quello prospettato fino a pochi mesi fa per questo mercato emergente.
Per quanto riguarda le novità legate al mondo dei dispositivi portatili “classici”, come smartphone e tablet, il Mobile World Congress 2014 è stato palcoscenico delle principali aziende del settore, in particolare per quelle orientali (anche quest’anno Apple ha disertato, ma si tratta di una specifica scelta strategica adottata dall’azienda di Cupertino). Protagonista assoluto della fiera, come già ampiamente annunciato nel corso delle ultime settimane, è stato il nuovo Samsung Galaxy S5, la quinta generazione del dispositivo che da anni ormai si pone non solo come principale concorrente dell’iPhone di Apple, ma anche come un vero e proprio punto di riferimento per il mercato Android. In realtà, né la presentazione del dispositivo – avvenuta inspiegabilmente all’interno di una struttura situata a circa un’ora di auto dal centro del Mobile World Congress con la stessa “pomposità” che ha contraddistinto gli ultimi eventi dell’azienda sudcoreana – né le sue caratteristiche hardware sembrano aver davvero convinto gli utenti. Pare quasi di trovarsi di fronte ad una carenza di idee, ripiegata su una combinazione di elementi già visti (e non sempre apprezzati).
A distinguersi, invece, è stata senza alcun dubbio Sony che, con la presentazione del nuovo Xperia Z2 ha ufficialmente alzato l’asticella del mercato smartphone, sia in termini di qualità hardware che di potenza. Non è un caso, infatti, che il nuovo top gamma giapponese prenda spunto dalla sua prima generazione (presentata esattamente un anno fa nello stesso contesto mediatico) per migliorare quegli aspetti che erano state oggetto di critiche nei mesi scorsi (prima su tutte la variabile qualità del display a seconda dei mercati di distribuzione). Si tratta di uno smartphone alimentato da un processore Qualcomm Snapdragon 801 da 2.3 GHz, assistito da una memoria RAM da ben 3 GB, un pannello Triluminos da 5.2″ di diagonale con risoluzione Full HD ed una fotocamera da 20 MP dotata di lenti G e compatibilità con i filmati in qualità 4K. Il tutto racchiuso in un design sobrio che garantisce protezione da umidità e polvere.
Tra le altre novità viste al Mobile World Congress 2014 certamente non può passare inosservata la nuova linea di smartphone “X” realizzata da Nokia e dotata di sistema operativo Android. Erano anni, infatti, che in rete circolavano voci su tale passo anche se, probabilmente, nessuno avrebbe scommesso sul lancio di un nuovo dispositivo con sistema operativo Google a pochi mesi dall’acquisizione dell’azienda da parte di Microsoft (che ancora oggi non riesce ad interpretare al meglio il mercato con il suo Windows Phone). Il grande assente della fiera resta, infine, il nuovo top gamma di HTC. L’azienda di Taiwan, infatti, ha optato – un po’ a sorpresa – su una nuova linea di smartphone dedicati alla fascia media del mercato, mettendo da parte (momentaneamente) il progetto relativo al successore di HTC One, quello che da molti è ritenuto il miglior smartphone Android prodotto nel 2013.
Insomma, sono state davvero tante le novità presentate durante il Mobile World Congress 2014, ma l’impressione è che si sia trattato di una fiera assolutamente prevedibile, che ha lasciato un po’ di amaro in bocca a chi, ormai stanco della saturazione del mercato dei dispositivi portatili, aspettava l’evento come un momento di svolta. Che, però, ancora una volta si è fatto attendere.