“Se ve li siete persi” è la Rubrica dedicata alle opere di letteratura, con la quale ogni mese proponiamo un libro da non perdere.
Un libro da leggere per la storia raccontata, e la prosa che è di ottima fattura.
Patrizio Fiore, l’autore del libro Il ricamo mortale, è un medico prestato alla scrittura. Questo è il suo esordio narrativo, ed è, sicuramente, un esordio scoppiettante.
Del genere noir il libro, che è ambientato a Napoli, si fa leggere con piacere, per i colpi di scena che ne caratterizzano la trama, e per alcuni temi trattati, e che fanno da cornice all’intera vicenda.
Tutto nasce all’interno dell’ambulatorio per extracomunitari, funzionante all’interno dell’ospedale napoletano “Loreto mare”. L’infausta diagnosi, per una ragazza immigrata di 28 anni, di mesotelioma pleurico, patologia mortale e assolutamente insolita per l’età della ragazza, a meno di una esposizione duratura all’amianto, fa scoprire un mondo, contrassegnato da intrecci tra camorra e alta finanza, segnato da lavoro nero, da grave inquinamento atmosferico, l’esposizione all’amianto in modo insolito ed imprevedibile, e il commercio truffaldino attorno ai prodotti alimentari che vengono adulterati, e poi rimessi in vendita.
E’ un romanzo caratterizzato da personaggi che, in nome del denaro, intrecciano rapporti malavitosi, pur provenendo da mondi, e ambienti, diversi.
Il libro ha, tra l’altro, il pregio di una abbondanza di dialoghi, e di descrizioni di ambienti e personaggi di ottima fattura.
Risaltano, tra i tanti che affollano le pagine del romanzo, i personaggi di Roberto Andolfi, Romano Contri, il giornalista Lorenzo Grimaldi, e Attico, ovvero Geremia Tolino, grande giornalista, direttore del giornale “Camera con vista”.
Attico è colui che riuscirà a collegare, con il suo intuito da giornalista di razza, e il suo grande archivio, i vari fili costituenti il ricamo mortale ordito dal misterioso “Duca”, insospettabile personaggio caratterizzato da spietatezza, e mancanza assoluta di qualsiasi scrupolo.
Tra le righe si legge, anche, una bella storia di amicizia, che lascia trasparire un segnale di speranza per l’umanità.
Il ricamo mortale è libro che dimostra come, di frequente, piccole case editrici, in questo caso Tullio Pironti, riescano a produrre, con grandi sacrifici, delle opere che meriterebbero altra, e più adeguata, diffusione, e altri più opportuni palcoscenici.
E’ il caso di questo noir che si rivela, infatti, un bel libro e, assolutamente, da leggere.