Cosa cambia nel mercato immobiliare nel 2019, cosa aspettarsi e consigli utili su come comportarsi nella vendita del proprio immobile.
Com’è noto il mercato immobiliare negli ultimi tempi ha affrontato una grave crisi: prezzi delle case scesi addirittura di un terzo nel giro di pochi anni.
Si può quindi parlare di svalutazione?
Ciò che noi agenti immobiliari cerchiamo di spiegare a tutti coloro che decidono di intraprendere il lungo cammino che porta alla vendita del proprio immobile è che, in realtà, i prezzi si sono semplicemente “adeguati” al loro reale valore, dato che abbiamo trascorso un decennio di prezzi gonfiati.
Spesso, infatti, l’atteggiamento comune dopo una valutazione “non soddisfacente” è quello di voler attendere tempi migliori per vendere, aspettare che i prezzi salgano.
Stranamente il venditore è sempre ottimista sull’andamento del mercato quando riguarda la sua casa.
Ad avvalorare questa tesi le analisi di mercato affermano che nel 2017 vi è stata una leggera ripresa, che è continuata nel 2018 e che nel 2019 dobbiamo aspettarci ancora un incremento dei prezzi, soprattutto nelle grandi città.
Ma quindi, se devo vendere casa mi conviene aspettare?
Non proprio, ma andiamo con ordine.
Chi vende casa deve prima di tutto capire cosa sta vendendo e dove.
Vero che nelle grandi città (soprattutto Milano) il mercato è salito di 1-2 punti percentuali, ma è anche vero che nelle periferie delle piccole città i prezzi continuano a scendere.
Agenzie nazionali come il Gruppo Tecnocasa ed il Gruppo Toscano hanno registrato un aumento di aperture di agenzie (200 nel 2018 per Tecnocasa) ed un aumento di fatturato considerevole (+35% per la S.p.A. di via Nomentana), ma questo non deve trarre in inganno.
L’incremento delle vendite e la ripresa del mercato immobiliare è dovuta proprio al riallineamento dei prezzi al valore effettivo degli immobili, drogati per giunta dall’aumento sostanziale dei mutui erogati dalle banche e dai tassi agevolati record degli ultimi anni.
Attendere “tempi migliori” dato che il mercato è in ripresa, può rivelarsi una strategia fallimentare.
Il prezzo dell’immobile in questione potrebbe continuare a scendere, e ci si preclude inoltre la possibilità di fare buoni investimenti con i proventi della vendita, siamo infatti in un periodo di transizione e la confusione che si genera giova non poco a tutti gli investitori che hanno dimestichezza nella compravendita degli immobili.
Un buon atteggiamento, invece, è non essere frettolosi nel piazzare il proprio bene sui vari network, capire prima di tutto cosa si sta vendendo e la richiesta effettiva di quella tipologia di immobile in quella determinata zona.
Prima di fare progetti farsi valutare l’immobile da più esperti del settore potrebbe farvi risparmiare delusioni e far fare il primo passo verso la consapevolezza del reale valore del proprio immobile.
Vi sono infine fattispecie specifiche che vanno sfruttate con coraggio e decisione: i Quartieri Spagnoli di Napoli sono un esempio calzante.
In questo contesto, spesso bistrattato dai media, abbiamo avuto negli ultimi due anni un vero e proprio boom di vendite.
Questo è dovuto principalmente alla ricerca spasmodica di immobili per l’apertura di B&B trainata dal considerevole aumento del turismo che la città partenopea sta avendo negli ultimi anni.