Peugeot a My Special Car Show: tre modi di essere RCZ

Peugeot RCZ a My Special Car Show[highlight]Dall’ 8 all’11 maggio andrà in scena a Rimini Fiera la 12esima edizione di My Special Car Show, evento dedicato alle auto speciali e sportive. Tema di quest’anno: la personalizzazione dell’auto, che diventa unicità e passione in un mondo che tende sempre alla massificazione[/highlight]

Peugeot sarà presente all’evento riminese con il modello che maggiormente rappresenta la sua passione per l’automobile come stile di vita: la RCZ, la coupé che riunisce elementi stilistici retrò, evoluzioni aerodinamiche ed innovazioni tecnologiche per un vero e proprio unicum automobilistico di taglio sportivo.

D’altra parte la vettura sportiva, quella destinata alle competizioni, ma non solo, è stata la prima forma di elaborazione tecnica e per certi versi stilistica nella storia dell’automobile. Quella storia che Peugeot ha contribuito a scrivere partecipando, e vincendo, la prima corsa in assoluto, la Parigi – Rouen del 1894, e poi continuando a correre, e a vincere, fino ai giorni nostri con i suoi modelli “preparati corsa”.

Perché le sfide – siano esse tecniche o agonistiche – fanno parte del DNA del Marchio.

A Rimini Peugeot evidenzierà questa sua passione per il tuning proponendo all’attenzione dei visitatori di My Special Car Show tre vetture davvero speciali: RCZ R, RCZ Racing Cup Replica, RCZ “Elaborare”.
Sono le interpretazioni “fuori serie” di quella RCZ che, lanciata nella primavera 2010, ha saputo distinguersi, oltre che per le prestazioni figlie di una tecnologia d’avanguardia, per il piacevole tocco retrò (come il tetto a doppia bombatura) che l’ha resa ancora più esclusiva, tanto da conquistare quasi 60mila clienti in tutta Europa.
Nella gamma “base”, RCZ è proposta con le quattro motorizzazioni: 1.6 THP 156 CV; 1.6 THP 156 CV cambio automatico; 1.6 THP 200 CV; 2.0 HDi FAP® 163 CV.

RCZ R, elegante potenza

Elaborazione “ufficiale” della gamma RCZ, con i suoi 270 CV/199 kW la “R” è il modello di serie più potente della storia del Marchio, frutto del lavoro congiunto dei tecnici di Peugeot Sport e gli specialisti del settore Ricerca e Sviluppo del Marchio.

Cuore pulsante della RCZ R, dotata di un cambio meccanico a sei rapporti, è il suo motore: il 1600 THP, turbobenzina ad iniezione diretta, un’unità radicalmente nuova, tanto sono profondi gli interventi cui è stata oggetto rispetto al 1600 THP da 200 CV d’origine.

Il monoblocco, ad esempio, è stato rinforzato tramite un trattamento termico apposito, prima di essere sottoposto a lavorazione. Anche le bielle sono state irrobustite e i relativi cuscinetti hanno un rivestimento in polimero per resistere agli alti regimi del motore e per resistere alle pressioni più elevate raggiunte coi nuovi pistoni che assicurano un rapporto di compressione di ben 9,2:1. Sviluppati dallo specialista Mahle Motorsport, sono ottenuti con il metodo della forgiatura e utilizzano un tipo di alluminio impiegato anche in F1.

Il baricentro ribassato di 10 mm, l’efficienza aerodinamica (a cui contribuisce l’ampio alettone fisso posteriore), la regolazione sportiva del complesso ruote – sospensioni (carreggiata, incidenza e campanatura, cerchi più larghi di + 0,5 pollici) e gli pneumatici Goodyear Eagle F1 Asymmetric 235 / 40 R19 ottimizzano l’aderenza e garantiscono un’eccezionale tenuta di strada ed una grande agilità, grazie anche la maggior rigidezza delle molle ed il centraggio più arretrato della barra antirollio.

L’adozione del differenziale a slittamento limitato Torsen permette, poi, di sfruttare al massimo la notevole coppia erogata dal motore, disponibile a partire da 1900 g/min, a tutto vantaggio della motricità. Il Torsen, inoltre, assicura alla RCZ R una buona stabilità in frenata e la rassicurante capacità di “stringere” le traiettorie.

L’impianto frenante utilizza pinze freno a 4 pistoncini (quelle anteriori, dipinte di rosso, sono “firmate” Peugeot Sport) che permettono di guadagnare sensibilmente in rigidità e dunque nella corsa del pedale, favorendo nel contempo la riduzione delle masse non sospese.

I dischi ventilati sono sovradimensionati (380 mm di diametro e di 32 mm di spessore) in considerazione delle notevoli prestazioni raggiungibili dalla RCZ R: velocità massima 250 km/h (limitata elettronicamente); accelerazione 0 -100 km/h in 5,9 secondi, 0-400 m in 14,2 secondi, 0-1000 m in 25,4.

Anche le riprese sono di altissimo livello: si passa da 80 a 120 km/h in 6,8 secondi in sesta marcia!

Disponibile in quattro tonalità, la RCZ R propone anche un’offerta di personalizzazioni composta dal tetto in carbonio lucido o satinato, da adesivi della carrozzeria e da gusci dei retrovisori neri. L’alto livello di equipaggiamenti di sicurezza e di comfort è completato su RCZ R dai proiettori allo Xeno con lavafari e dal sistema multimediale WIP Nav EVO.
La scritta “Peugeot Sport” sui battitacchi rafforzata la connotazione sportiva ed esclusiva dell’interno di questa coupé così esclusiva.
Le impunture a vista rosse percorrono il materiale morbido della plancia, con la pelle che riveste il volante di dimensioni ridotte, il soffietto della leva del cambio (con pomello in alluminio), i pannelli delle porte, i braccioli e i sedili.
Questi ultimi, dall’inconfondibile conformazione sportiva, sono rivestiti con un mix nero di Nappa pieno fiore e Alcantara e recano il monogramma identificato « R ». Il monogramma è inciso anche sulla placca fissata sulla console centrale con quattro viti a vista: ispirata al mondo dell’aviazione, questa placca simboleggia la precisione tecnica propria della RCZ R.
Grande attenzione alla vista e al tatto, certo, ma senza dimenticare un altro senso altrettanto importante per una vettura davvero speciale.
Infatti, il Sound System, abbinato a un condotto di aspirazione specifico e a un impianto di scarico riprogettato, permette di apprezzare con l’udito il rombo sportivo della motorizzazione della RCZ R, seguendo il ritmo delle accelerazioni e dei cambi marcia.

RCZ Racing Cup Replica, la “leonessa” dei track day

Alla pari della raffinata Arlen Ness sviluppata lo scorso anno, l’aggressiva Racing Cup Replica riprende il concetto di customizzazione per diventare un esemplare unico.

Basata sulla RCZ 1.6 THP 200CV, la RCZ Racing Cup Replica rappresenta un ulteriore upgrade in chiave sportiva, una vera e propria auto da track day.

Questa particolare versione di RCZ è infatti la replica (come viene inteso nel mondo motociclistico) della vettura da tre anni protagonista negli autodromi italiani del Trofeo RCZ Racing Cup. Non a caso è stata studiata e sviluppata dalla 2T Course et Reglage, per conto della Lug Prince & Decker srl la società che gestisce alcune delle vetture impegnate nel campionato.

2La 2T Course et Reglage è intervenuta sulla meccanica della versione 200 CV di serie per renderla più vicina a quella da competizione.
L’utilizzo da track day ha concesso l’adozione di una nuova centralina governata da un microprocessore dell’ultima generazione, consentendo di incrementare la potenza di 30 CV, fino a raggiungere il limite di 230 CV, e di innalzare il valore massimo della coppia.
Una nuova valvola pop off gestisce la pressione del turbo, generando il fischio caratteristico, che si viene a creare nel collettore di aspirazione quando si chiude repentinamente il gas.
Nel sistema di scarico della RCZ Racing Cup Replica, a doppio terminale della specialista Supersprint, il catalizzatore centrale è stato sostituito da un’unità metallica che ha consentito un guadagno di 5 CV, garantendo nel contempo un abbattimento ottimale dei gas.
L’incremento delle prestazioni della RCZ Racing Cup Replica ha richiesto interventi accurati ed estremamente tecnici all’assetto e all’impianto frenante. Così, gli ammortizzatori sono degli Ohlins “Road and Track” appositamente tarati per questo esemplare.
Adottano la tecnologia cosiddetta “Dual Flow Valve”, ovvero a valvola a doppio flusso, che permette di replicare le stesse caratteristiche sia in fase di estensione sia in quella di compressione poiché il fluido all’interno dell’ammortizzatore fluisce in entrambe le direzioni in maniera uniforme. Il risultato è che la ruota e lo pneumatico riprendono velocemente contatto con l’asfalto, consentendo così maggior grip e trazione.
L’impianto frenante Brembo ha pinze flottanti (dipinte di rosso) a sei pistoncini a diametro differenziato, dischi da 355 mm baffati e forati e pastiglie ad elevate prestazioni.
La RCZ Racing Cup Replica è rigorosamente bianca, alla pari dei cerchi e con le fiancate solcate dalle gloriose strisce rosso/blu/giallo/azzurro proprie di Peugeot Sport: alla sua grinta contribuisce anche il grande alettone posteriore ad elemento unico regolabile, perfetto per trovare il miglior set up nei track day. L’aggressività visiva è accentuata dal colore nero della calandra e dei retrovisori esterni.
Il rivestimento dell’abitacolo della RCZ Racing Cup Replica è una combinazione di pelle nera ed Alcantara rossa, elementi che caratterizzano anche i sedili anteriori a forte contenimento su cui è riportato il nome della modello. Il volante è ricoperto in Alcantara con mirino giallo e colori Peugeot Sport nella parte bassa della corona.

RCZ by “Elaborare”

Altro esempio di costumizzazione della RCZ è l’esemplare, anch’esso unico, realizzato dal mensile specializzato Elaborare, con carrozzeria rigorosamente bianca, che debutterà in pubblico proprio in occasione di My Special Car Show.

Come per la RCZ Racing Cup Replica, la base di partenza della “Elaborare” è stata la versione 1.6 THP 200 CV.
Con l’adozione di un turbocompressore maggiorato Protoxide (“pilotato” da una centralina aggiuntiva Unichip), di un kit d’aspirazione diretta OTA by BMC e di uno scarico sportivo con catalizzatore Ragazzon, la potenza (stimata) erogata dal propulsore è salita a circa 280 CV.
Ovviamente tanta potenza ha richiesto interventi anche sull’assetto e sull’impianto frenante. I gruppi molla-ammortizzatore sono dei KW regolabili, gli pneumatici sono dei Continental ContiSport Contact 3 235/35 montati su cerchi rossi OZ modello Ultraleggera HLT da 19 pollici, con distanziali anteriori della ditta Distanziali.it. I freni anteriori hanno dischi maggiorati e pinze Brembo a sei pistoncini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna in alto