Sviluppare le reti 5 G adeguando i livelli di emissione elettromagnetica ai valori europei, “oggi circa 3 volte più alti”, tra le proposte delle “ Iniziative per il rilancio Italia 2020-22” redatto per il Governo Conte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao, membro del Consiglio di amministrazione del colosso del 5G americano Verizon, ex dirigente d’azienda e amministratore delegato della multinazionale delle telecomunicazioni Vodafone.
“Una pericolosa deriva elettromagnetica” come definita dall’Alleanza Italiana Stop 5 G – incurante del consolidato principio di precauzione e degli effetti dell’inesplorate irradiazioni. Com’è noto, infatti, l’ispirazione a tale principio presuppone la necessità di un’azione preventiva finalizzata ad impedire il verificarsi di rischi o pericoli anche potenziali.
La tutela della salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla nostra Costituzione ed il diritto all’ambiente oramai è anch’esso considerato un diritto fondamentale dell’individuo avendo ad oggetto la preservazione delle condizioni necessarie alla sua sopravvivenza. In tal senso la sentenza della Corte Costituzionale n 641/1987 afferma che “ l’ambiente è protetto come elemento determinante della qualità vita. La sua protezione non persegue astratte finalità naturalistiche o estetizzanti, ma esprime l’esigenza di un habitat naturale nel quale l’uomo vive ed agisce e che è necessario alla collettività, per essa, ai cittadini, secondo valori largamente sentiti; è imposta anzitutto da precetti costituzionali ( artt 9 e 32 Cost), per cui esso assurge a valore primario ed assoluto”.
Rispetto a tali premesse le conclusioni del Rapporto 2019 “Emissioni elettromagnetiche del 5G e rischi per la salute” dell’ Istituto Superiore di Sanità e le più recenti dichiarazioni di apertura al 5G rese dal Dr. Alessandro Polichetti, Dipartimento Tecnologie e Salute ISS, a Silvia Rende su l’HuffPost del 19 giugno, non vanificano le legittime riserve sull’argomento tanto più che ad oggi non risultano note alla comunità scientifica univoche implicazioni per la mancanza di adeguati studi di riferimento.
Rilevante perciò a Saviano l’iniziativa del Comitato di Salute Pubblica “La Corsa per la Vita”, di Carmine Piccolo ( vedi L’Espresso del 7 giugno ndr), che ha presentato al Sindaco Carmine Addeo ed all’ Assessore ai Lavori Pubblici, all’Ecologia ed all’Igiene Pubblica Luigi Cappella, il 27 maggio us, prott nn 10128 e 10244, le richieste, sottoscritte da oltre ottanta persone, di vietare l’implementazione di reti 5G e di inibire il potenziamento delle antenne sul territorio comunale, limitando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici artificiali ( CEM). Oltre alla documentazione dell’ Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente (ISDE), dell’Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog ( A.P.P.L.E.) e dell’Associazione Italiana Elettrosensibili ( AIE), il Comitato ha sottoposto alla Giunta Addeo lo schema di deliberazione per la moratoria precauzionale contro la sperimentazione in Italia della tecnologia di quinta generazione nota come 5G, già adottata da oltre 500 Comuni d’Italia.
Alle abituali assicurazioni di rito dell’Assessore Luigi Cappella, non sono seguiti fatti ed atti concreti della Giunta Addeo, che ha non ha aderito (anche semplicemente con un ordine del giorno!) neppure alla Giornata nazionale di mobilitazione unitaria svoltasi sabato 20 giugno, proclamata dall’Alleanza Italiana Stop 5G con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia (ANPCI).
Ed ancora il Sindaco e gli Uffici comunali interpellati non hanno ancora comunicato le informazioni ambientali richieste – e dovute anche ai sensi del DLegvo n 33/2013 – da Legambiente Iride il 14 maggio scorso, con riferimento ai timori dei residenti di Traversa Sena per l’ installazione dell’antenna per la telefonia mobile.
Allo stato resta alta la guardia degli abitanti della zona già penalizzata dai campi elettromagnetici dell’ elettrodotto ENEL ed ora interessata dalla contestata realizzazione.
Timide e deboli le dichiarazioni di Addeo e di Cappella sulla interlocuzione con il Gestore. Per la difesa delle cittadine e dei cittadini contro l’inquinamento elettromagnetico nessun commento né alcuna iniziativa degli illustri medici eletti nel decaduto consiglio comunale.
Impegnati per la loro riconferma e sicuri del consenso ancorato all’ attività professionale nei confronti delle/dei paesane/i, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, il loro silenzio di ieri e di oggi conferma il disinteresse e l’indifferenza sui temi ambientali delle Amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi venti anni.
A Saviano si registra, infatti, la continua e crescente presenza di impianti di telefonia mobile favorita dalla mancata adozione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) a 16 anni dall’approvazione della LR n 16/2004 e dal generico e poco convincente regolamento comunale di cui alla Deliberazione Consiglio Comunale n 28 del 27 maggio 2002, di recente riesumato dalla Giunta Addeo, con evidenti ineffficaci ricadute sul piano pratico.
Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato nella seduta del 16 giugno la mozione del Consigliere Carmine De Pascale che impegna l’ARPAC a monitorare gli effetti della nuova tecnologia 5G sulla salute dei cittadini.
“Il 5G è partito nel nostro Paese senza il preventivo parere sanitario obbligatorio previsto per legge che compete al Servizio Sanitario Nazionale. Tutto ciò nonostante questa nuova tecnologia preoccupi un crescente numero di cittadini. Mi è sembrato doveroso quindi impegnare la Regione Campania affinché un organo come l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente Campania (ARPAC) monitori gli effetti di questa nuova tecnologia sulla salute dei cittadini“ così il Consigliere Regionale” commentando il voto sulla sua mozione in consiglio regionale.
“Sono molto soddisfatto del voto positivo in Consiglio Regionale. Il 5G infatti non solo è un affare da miliardi di euro per le società di gestione e che richiederà l’installazione di tantissime nuove mini-antenne a radiofrequenze da sommarsi a quelle già esistenti in Italia. Ma, soprattutto per le emissioni elettromagnetiche che creerà, richiedeva una urgente risposta da parte delle istituzioni a garanzia del diritto costituzionale di tutela della salute pubblica.
Per legge un parere sanitario sul 5G andava espresso preventivamente a livello statuale; ma non è stato fatto. Ora – ha concluso il Consigliere Regionale Carmine De Pascale – la Regione Campania potrà invece esercitare un controllo attraverso l’ARPAC sugli eventuali effetti dannosi di questa nuova tecnologia a tutela della salute dei suoi cittadini“. Ben vengano i controlli ora!
Ritorna, poi, “Mozzibox” a cura dall’Associazione Culturale “ Radici”, presieduta da Mario Mazzocca. L’iniziativa già promossa a Saviano nei mesi scorsi, poco prima del lockdown, nasce dall’esperienza del Progetto realizzato da un gruppo di studenti dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nell’ambito del corso di Rifiuti Solidi, per migliorare il problema dell’abbandono incontrollato dei mozziconi di sigaretta.
Le socie ed i soci di “Radici” hanno infatti posizionato, in via sperimentale, nelle strade cittadine, diversi contenitori di latta, curandone direttamente lo smaltimento, per sensibilizzare le persone a non gettare a terra, lungo i percorsi di mobilità pedonale e o veicolare, i mozziconi di sigarette. Un’azione per promuovere una maggiore attenzione al decoro urbano ed alla cura degli spazi e delle aree pubbliche con una rinnovata coscienza ambientale. Ma anche per sollecitare l’osservanza dell’art 40 della L n 221/2015 in materia ambientale per promuovere misure di green economy.
Finora, infatti, gli interventi a carico del Comune per la raccolta nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale dei mozziconi dei prodotti da fumo; per sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo e per le sanzioni previste per l’inosservanza del divieto di abbandono dei mozziconi dei prodotti di fumo e dei rifiuti di piccolissime dimensioni (per es scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare) sono disattesi da sempre.
Giuseppe Allocca
Legambiente IRIDE