[highlight]E’ iniziata negli USA la seconda stagione della serie tv “The Newsroom”, creata dal premio Oscar Aaron Sorkin[/highlight]
Guardare un film, leggere un libro, ascoltare una canzone; esistono poche cose al mondo capaci di rapire l’attenzione come un racconto ben sviluppato. Leggere i titoli di coda e alzarsi dalla poltrona soddisfatti è una sensazione eccezionale, così come leggere un libro e costruirlo con l’immaginazione.
Quando si parla di tv, invece, si rimane spesso delusi, soprattutto in Italia dove, tra RAI e Mediaset, si persegue una strada che non funziona più da almeno dieci anni. La convinzione che la TV generalista e commerciale debba basarsi sull’equazione spettatore = decerebrato, mandando in onda solo cretinate e prodotti mediocri, se non pessimi, ha ormai fatto il suo tempo. Sarebbe ora che i dirigenti delle emittenti televisive si rendessero conto che la TV non è più lo specchio del Paese, e che la fruizione dei prodotti audiovisivi e editoriali avviene ormai in maniera completamente diversa.
Al mattino, le notizie si leggono attraverso i social network, i film e le serie tv si guardano in streaming, le canzoni si ascoltano su Spotify. Insomma, siamo più avanti di quanto si voglia far credere. E il problema è evidente, visti i risultati economici deludenti prodotti dai grandi e piccoli gruppi editoriali del nostro Bel Paese. L’unica eccezione è rappresentata da Sky, che neanche a dirlo ha un’organizzazione e un punto di riferimento a stelle e strisce.
Film di qualità, prodotti televisivi nuovi e innovativi, integrazione con i social, questo è quello di cui i cittadini/utenti hanno bisogno, e non dell’ennesima fiction dal titolo “Onore e qualcosa…”.
Fortunatamente, c’è chi, come me, snobba la tv e fruisce di film, musica e tv prevalentemente attraverso internet.
La scorsa settimana, a proposito di prodotti di qualità visibili in streaming, è iniziata in America la seconda stagione di “The Newsroom”. Non credo che ci sia bisogno di informarvi che in Italia non è stata mai nemmeno trasmessa la prima, neanche su Sky, ed è un vero peccato. Stiamo parlando, infatti, di una delle migliori serie tv di sempre, che i telespettatori italiani non hanno nemmeno mai sentito nominare. Per la maggior parte, almeno. Pare che Rai3 si sia accorta dell’esistenza di questo prodotto, quindi potete almeno sperare.
Creata dal genio di Aaron Sorkin, la serie segue le vicende lavorative e personali dell’anchorman Will McAvoy, della sua produttrice esecutiva e del suo staff, nell’immaginaria TV via cavo Atlantis Cable News (ACN), impegnati a realizzare la trasmissione “News Night 2.0”. Prodotta dalla HBO, la tv via cavo statunitense, madre tra gli altri anche di Sex and the City, I Soprano, True Blood, Boardwalk Empire e Il trono di Spade, The Newsroom è con ogni probabilità il miglior racconto della storia contemporanea americana, tra crisi economica, lotta al terrorismo, elezioni, Obama e Romney.
Una scrittura eccellente, attori di prima scelta, su tutti un brillante Jeff Daniels, regia efficace e asciutta, senza orpelli o abbellimenti inutili, e con una giusta combinazione di pathos e humour la serie racconta il lavoro che sottende alla realizzazione di un Tg di qualità.
A differenza di quello che accade generalmente nei prodotti televisivi, qui non si ha paura a raccontare fatti reali e attuali, facendo nomi e cognomi, inimicandosi tutti in maniera trasversale.
La seconda stagione tenta, invece, di mescolare un po’ le carte in tavola, partendo dai problemi legali che una notizia sbagliata ha provocato alla redazione e all’emittente. Si parte quindi da un’indagine giudiziaria, attraverso la quale, con l’utilizzo dei flash back, si ripercorrono gli eventi che hanno portato alla caduta di un eroe, Will McAvoy, e del suo staff. “We don’t have the trust of the public anymore”, dice Charlie Skinner, presidente della ACN, al suo anchorman di punta. Come riusciranno a riconquistarla, la fiducia, lo scopriremo solo seguendo la serie.
Sono previste nove puntate di questa nuova stagione, e si annuncia molto interessante. Vi auguro una buona visione, basta una connessione a internet e un po’ di curiosità.
http://youtu.be/McVXNEdi8K4